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Un ingegnere e un tecnico guardano un laptop in una server room

Di quante DWPD (Drive Writes Per Day - Scritture su drive per giorno) avete effettivamente bisogno?

Per chi gestisce lo storage dei dati in ambiente server, il valore DWPD (Drive Writes Per Day) risulta essere una misura chiave, visto che esprime la longevità e le prestazioni dei drive a stato solido (SSD). Comprendere a fondo le caratteristiche di questo dato diviene quindi essenziale, visto il crescente impiego della tecnologia SSD da parte delle organizzazioni, che puntano a ottenere un accesso più rapido ai dati e una maggiore reattività dei sistemi. Questo articolo si propone di rendere chiaro e comprensibile il DWPD, per aiutarvi a stabilire il valore che realmente vi occorre.

Resistenza

Cosa sono le Scritture su drive per giorno (DWPD)? Si tratta di un'unità di misura da cui può dedursi la resistenza di un drive SSD: questo dato indica infatti il numero di volte in cui è possibile scrivere un volume di dati pari all'intera capacità del drive, nel corso di un giorno durante il periodo di garanzia. In sostanza, quantifica la capacità del drive di resistere alle operazioni di scrittura dei dati senza guastarsi. Il valore DWPD risulta dunque essere un fattore fondamentale per determinare l'idoneità di un drive SSD a un caso d'uso specifico, come ad esempio negli ambienti aziendali caratterizzati frequentemente da intensi carichi di lavoro in lettura e scrittura.

Calcolo del valore DWPD

Per determinare il numero di DWPD realmente necessario, occorre valutare il carico di lavoro e i flussi di scrittura dei dati previsti dall'applicazione o dal sistema in cui sarà implementato il drive. Nella maggior parte dei casi è sufficiente un valore DWPD basso per tutti i drive SSD installati nei desktop/laptop e negli altri sistemi destinati ai consumatori, per impieghi quali il gioco, la visualizzazione di contenuti, il lavoro d'ufficio e l'elaborazione di livello generale.

Tuttavia, nei casi in cui il drive SSD è destinato ad impieghi di tipo industriale, in particolare quelli che coinvolgono database, virtualizzazione e creazione di contenuti, potrebbero essere necessari valori DWPD più elevati rispetto alle versioni di classe consumer. Ecco perché, nel calcolare la quantità di DWPD di cui avete davvero bisogno, dovreste considerare quanto segue:

Caratteristiche del carico di lavoro:
Definite la natura del carico di lavoro dei dati. La maggiore intensità riguarda la lettura, la scrittura o un mix equilibrato di entrambi? Soffermatevi a considerare anche i flussi di input e output (I/O) del vostro caso d'uso, così da mettere a fuoco il volume delle operazioni di scrittura.

Esigenze dell'ambiente d'impiego (applicazione):
Ogni applicazione ha le proprie necessità in termini di storage. I server di database, ad esempio, necessitano di un DWPD più elevato vista l'elevata frequenza delle operazioni di scrittura.

Capacità dello storage:
I drive SSD dotati di maggiore capacità hanno in genere anche maggiori livelli di resistenza, risultando più flessibili nel caso si utilizzi il RAID. Definite la capacità di cui necessita il vostro storage e scegliete i drive che soddisfino tali necessità.

Durata della garanzia:
Il valore DWPD è riferito al periodo di garanzia del drive. Nel valutare le vostre esigenze, tenete dunque in considerazione la durata del periodo di garanzia.

Ho davvero bisogno di un DWPD elevato?

Un grafico del mix di valori DWPD e drive SATA di livello enterprise

Nel caso dei drive SSD di livello enterprise, spesso si punta a valori DWPD elevati senza aver prima stabilito ciò di cui si ha davvero bisogno. In congiunture economiche come quelle che viviamo, è imperativo comprendere e procurarsi ciò che davvero serve, per mantenere un giusto equilibrio tra costi, prestazioni e durata.

Per molti di quelli che stanno valutando il drive SSD di tipo SATA da acquistare come upgrade rispetto a quello che già hanno o come sostituto di un drive HDD, la domanda da porsi è: mi serve davvero un DWPD superiore a 1?

La risposta probabilmente è no. Almeno stando a quanto dimostra un recente rapporto di Forward Insights, che rivela l'attuale mix di valori DWPD e drive SATA di livello enterprise. Da esso si evince che la maggior parte (82,3%) dei data center e delle aziende che utilizzano drive SATA nei loro server ottengono prestazioni soddisfacenti impiegando drive con valore DWPD inferiore a 1.

Ricerca del giusto equilibrio

La ricerca di un equilibrio tra prestazioni, costi e resistenza è essenziale nella selezione di un drive SSD dotato di un valore DWPD adeguato. Valori DWPD più elevati garantiscono ovviamente maggiore resistenza, ma spesso comportano anche costi significativamente più elevati. Si tratta di trovare un punto di incontro fra ciò che occorre a soddisfare le esigenze del vostro specifico caso d'uso (applicazione) e ciò che potrebbe risultare superfluo e genererebbe pertanto una spesa inutile.

Senza contare che i progressi compiuti dalla tecnologia SSD, come gli algoritmi di livellamento dell'usura, contribuiscono a prolungare la vita operativa dei drive SSD. Grazie a queste funzione i cicli di scrittura e cancellazione vengono distribuiti in modo uniforme nel drive, riducendo al minimo il rischio di usura prematura.

Un esempio di ciò si ritrova nel drive SSD DC600M di Kingston, un'unità SSD SATA 3.0, 6Gbps di quarta generazione all'avanguardia per data center, dotata di NAND 3D TLC e progettata specificamente per carichi di lavoro di tipo misto. Ideale per l'impiego nelle installazioni server-rack ad alto volume, il drive DC600M è dotato di un hardware integrato che lo protegge dalle perdite di alimentazione (PLP): grazie alla presenza di condensatori a prevenzione dei cali di potenza, i dati restano al sicuro nel caso di interruzione imprevista di corrente, riducendo così al minimo il rischio di perdita di dati e garantendo una re-inizializzazione corretta al successivo avvio del sistema.

Progettato per garantire la costanza di latenze e IOPS ad integratori di sistemi, aziende con server on-premise, data center hyperscale e provider di servizi cloud, il drive DC600M è disponibile in capacità che vanno da 480 GB a 7680 GB, con una gamma completa volta a soddisfare qualsiasi esigenza di storage dei dati e la tranquillità assicurata da una garanzia di 5 anni.

Conclusioni

Il DWPD (Drive Writes Per Day) è una indice chiave da considerare nella scelta di un drive SSD di classe enterprise in grado di soddisfare le vostre esigenze di storage dei dati. Un'attenta valutazione del carico di lavoro previsto nell'ambiente di impiego di destinazione (applicazione), dei flussi di I/O e di altri fattori quali la capacità necessaria e la durata della garanzia, permetteranno di stabilire il valore DWPD ideale per il caso d'uso specifico.

Il team del nostro servizio Chiedi a un esperto è a vostra disposizione per rispondere alle vostre domande e offrirvi la consulenza che vi occorre per conseguire i vostri obiettivi. Dopo tutto, individuare il giusto valore di DWPD, oltre a garantire l'affidabilità nel funzionamento del drive SSD, permette anche di adottare una soluzione economicamente vantaggiosa e rispondente alle vostre esigenze.

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