Le best practice degli esperti per la protezione dei dati

Primo piano di una mano che digita il pin sulla tastiera numerica del drive Kingston IronKey VP80ES collegato a un laptop

La rapidità con cui si evolve l'attuale mondo digitale costringe le organizzazioni a dotarsi di un'efficace strategia per la protezione dei dati. Philippe Vynckier, un navigato esperto di cybersecurity, evidenzia il rischio potenzialmente devastante per le vostre organizzazioni proveniente da minacce informatiche quali i ransomware, la distruzione dei database, l'attività di insider malevoli, senza dimenticare i rischi di danni fisici come quelli che può causare l'acqua. Adottando solide strategie di backup, non solo è possibile attenuare questi rischi, ma si può anche garantire la continuità aziendale.

Perché è fondamentale la regola del 3-2-1

Philippe Vynckier raccomanda di adottare la regola del backup 3-2-1 come best practice di base. Inventata dal fotografo Peter Krogh nel 2003, questa strategia si è ampiamente diffusa tra i professionisti dell'IT per la sua semplicità ed efficacia nella protezione dei dati.

  • 3 copie dei dati: avere sempre una versione principale e almeno due copie di backup. Questa ridondanza garantisce il ripristino dei dati in caso di perdita accidentale o di attacco doloso.
  • 2 diverse soluzioni di storage: vanno sempre usate soluzioni di archiviazione diverse fra loro, ad esempio drive locale e servizio cloud, così da ridurre il rischio di perdita totale dei dati a causa di guasti hardware o minacce informatiche.
  • 1 copia "fuori sede": conservare almeno una copia di backup fuori sede permette di proteggere i dati da minacce fisiche come incendi, inondazioni o furti.

L'importanza dei backup offline

Visto che i cyberattacchi si fanno ogni giorno più sofisticati, Vynckier consiglia di integrare i backup offline nella vostra strategia. Una copia di backup offline, scollegata da Internet, è al sicuro da ransomware e altre minacce informatiche che provengono dalla rete. Vynckier spiega perché un drive SSD esterno come Kingston IronKey Vault Privacy 80 rappresenta una soluzione ideale. Si tratta di unità SSD dotate di crittografia hardware indipendente dal sistema operativo, capaci di ospitare fino a 8 TB di dati, proteggendoli con funzioni quali la prevenzione degli attacchi brute force e la difesa BadUSB.

Definizione degli obiettivi di ripristino aziendale

Vynckier evidenzia che in un contesto digitale così mutevole come quello in cui viviamo, è essenziale adottare strategie di backup che risultino allineate sia con i tempi (RTO) che con i punti di ripristino (RPO) necessari all'organizzazione. "Non parliamo di meri indici di riferimento generici, ma di parametri essenziali alla sopravvivenza dell'attività perché definiscono i tempi di ripresa delle operazioni e la quantità di perdita di dati accettabile", spiega l'esperto.

Vynckier sottolinea un approccio proattivo, affermando: "Il backup dei dati è solo una parte della strategia, che deve essere approntata in modo da garantire che l'organizzazione torni a disporre di tutti i dati che le occorrono e che ciò avvenga tempestivamente." Le minacce informatiche si fanno sempre più sofisticate, rendendo irrinunciabile il ricorso a soluzioni di crittografia hardware, backup offline e test regolari.

RTO e RPO possono essere il punto di partenza per trasformare potenziali rischi in punti di forza.

Conclusioni

Philippe Vynckier sostiene che le crescenti minacce informatiche rendono l'adozione di efficaci strategie di backup, come la regola del 3-2-1, non più una possibilità ma un obbligo. Le aziende hanno il dovere di investire in soluzioni sicure e scalabili, per adottare strategie efficaci in grado di proteggere i loro dati essenziali e garantire un immediato ripristino delle operazioni in caso di incidente. Dispositivi come Kingston IronKey VP80ES permettono alle organizzazioni di dotarsi della resilienza e dalla protezione di cui necessitano le loro attività nell'imprevedibile ambiente digitale di oggi.

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Biografia dell'autore

  • testimonial blog data security best practices safeguarding information philippe

    Con oltre 25 anni di esperienza e un diploma DIA, il Dr. Philippe è esperto in threat intelligence, analisi rischi, risposta agli incidenti e sicurezza IA/cloud. È riservista civico per crimini informatici presso OFAC.

    Dr. Philippe Vynckier
    Digital Security Expert
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